La mia foto

cosa ho scritto...

  • "Diario di Melassa": Edizioni Historica, 2009
  • "Le parole del buio": Edizioni Creativa, 2008
  • AAVV: RAC-CORTI - Il chiama angeli
    Il mio racconto "Il chiama angeli" nell'antologia RAC-CORTI di Giulio Perrone Editore 2008
  • AAVV: EROS & AMORE - La penombra di un ufficio e un ascensore che sibila
    Il mio racconto "La penombra di un ufficio e un ascensore che sibila" nella sezione EROS di "Eros & Amore" di ArpaNet, 2008
  • "I racconti delle bacche rosse": Lampi di Stampa Editore, I Platani Narrativa, 2008
    Il secondo libro di fiabe
  • AAVV: CONCEPTS PROFUMO - La piccola casa di legno, e quel profumo. Fragranza e mistero di notti romane
    Il mio racconto "La piccola casa di legno, e quel profumo. Fragranza e mistero di notti romane" nella raccolta "CONCEPTS Profumo", Edizioni Arpanet 2007.
  • "Una storia ai delfini": Edizioni Creativa, 2007
    il mio primo romanzo
  • AAVV: CONCEPTS MODA - La donna vestita di fiori
    Il mio racconto "La donna vestita di fiori" nella raccolta "CONCEPTS MODA", Edizioni ARPANet 2007
  • "Esser grandi è una fiaba": Lampi di Stampa Editore, 2006
    il mio primo libro di fiabe

è bello sentirvi!

aprile 2010

lun mar mer gio ven sab dom
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    

« grazie, Marco | Principale | scorcio inopportuno su un balcone solito »

Commenti

Pare di sentire il mal di testa nelle frasi brevi. Quasi uno zoppicare. Bella l'intervista con Marco Mazzanti.

Anche questa volta con il taccuino e la tavolozza in mano colori d'arte la vita e i suoi misteri di anime e di corpi.

Ciao Maria Giovanna, quant'è che non passavo di qui.
Ogni tanto cresco un pochino con le tue fiabe ma è dura accettare che il mondo giri in senso contrario a me.
Un abbraccio.

Il giro contrario della vita spegne i colori. E rende le fiabe lontane. O necessarie? Grazie per le visite e le parole...

"LUCE
gialla di una cucina muta!".Certo che,per restare "fiaba" i colori ci debbono essere e,intensi per giunta che,senza emozioni la vita decade o si racchiude in una "cucina" senza neanche la luce gialla! Le favole,però,oltre a "quegli abiti della festa" vanno alimentate dalla continuità dell'attenzione che è anche fatica ed impegno perchè tutto quello che si è messo in moto ha bisogno d'essere anche compreso e tradotto in quel personalissimo linguaggio che ognuno di noi è il solo a parlare.E la "felicità d'esistere" non può venire da una cucina e,forse quella donna di cui Mariagiovanna parla,ha capito che non ci si può attaccare a un uomo quando questi,non è in grado di restituirle quello che lei gli dà.Si può credere nel libero amore come nelle scelte libere e non condizionate,si può avere anche nel proprio DNA l'incanto di un'avventura e,ogni volta autentica e vera nella sua originalità che,il rispetto della persona e della sua diversità rendono ogni incontro un'esperienza unica dentro un'appello alla vita,ma non è ammissibile che,il "filo della melodia" diventi "filo da maglia" di cui si possa dimenticare il punto di partenza e,ci si perda per via...Fulvia

I commenti per questa nota sono chiusi.