Gli occhi, ha notato quelli. Deviano rapidi a destra, verso i suoi seni, poi ritornano in fretta sui fogli bianchi coperti di grafici che tiene in mano, picchiettandoli ogni tanto sul bordo del tavolino beige della prima classe. E’ salito con lei, si è seduto e ha visto tutto: libro, computer, taccuino, giornali. E scollatura: ha affondato gli occhi nella piega morbida e alta dei seni senza nascondere l’interesse, poi ha alzato lo sguardo e le ha sorriso.- Buongiorno.Gli ha risposto con un sorriso, e per fare posto al suo caricabatteria ha inclinato il computer. In modo che vedesse cosa c’era sullo schermo. E l’uomo alto sui sessanta, con la barba sale e pepe e la giacca di un vestito grigio su una camicia azzurra, non ha mancato di rispettare le attese: fingendo di badare ad altro ha puntato le iridi nere e fosche sullo schermo, e le ha lasciate scorrere su immagini e parole...
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